Posts written by wanderess¸

view post Posted: 12/7/2010, 16:24 Hunted - 1 capitolo in italiano - La serie La casa delle Notte
non so... considera che untamed è uscito il 17 giugno... quindi con i ritmi che hanno penso verso novembre...
view post Posted: 9/7/2010, 11:31 I Diari Delle Streghe - Serie Urban Fantasy » Concluse
*-* io volevo iniziare la saga, quale occasione migliore *-*
view post Posted: 9/7/2010, 07:54 Hunted - 1 capitolo in italiano - La serie La casa delle Notte



Premessa: è stato tradotto interamente da me, dunque è assolutissimamente vietata la copia e se ci sono degli errori mi scuso, ancora non sono laureata e niente, vado solo al liceo. E' solo un mezzo "d'aiuto" per voi, in modo che possiate alleviare la vostra curiosità!


Hunted 1 capitolo tradotto da ,insane solo esclusivamente @ insane artfolio e the world of night.




HUNTED - 1° CAPITOLO

Il sogno è cominciato con il suono di ali. Ripensandoci, mi resi conti che avrei dovuto sapere che era un cattivo segno, con i Raven Mockers a piede libero e tutto, ma nel mio sogno era solo un rumore di sottofondo, come un ventilatore che soffia o la tv accesa sul QVC ( emittente specializzata nelle televendite).
Nel mio sogno stavo nel mezzo di un bellissimo prato. Era notte, ma c’era un’enorme luna piena che si librava appena sopra gli alberi che incorniciavano il prato. Dava una luce blu argentata, forte abbastanza da fare ombre e tutto appariva come se fosse sottacqua, un’impressione che era rafforzata dalla gentile brezza che soffiava la soffice erba sulle mie gambe scoperte in movimenti ampi e rotatori come le onde quando si scagliano dolcemente contro la riva. Quello stesso vento stava sollevando i miei folti capelli scuri dalle mie spalle nude e sembrava come seta che fluttuava sulla la mia pelle.
Gambe scoperte? Spalle nude?
Guardai giù e lasciai uscire un piccolo guaito di sorpresa. Stavo indossando un vestito all’indiana veramente corto (buckskin minidress). La parte superiore era tagliata in una profonda V, avanti e dietro, in modo che pendesse dalle mie spalle, lasciando molta pella visibile. Il vestito era fantastico. Era bianco e decorato con frange, piume, e conchiglie e sembrava splendere al chiaro di luna. Era ricoperto di perline dapperttutto con motivi intricati che erano incredibilmente belli.
La mia immaginazione è così maledettamenta cool!
Il vestito portò alla luce un ricordo, ma lo ignorai. Non volevo sforzarmi a pensare, stavo sognando! Al posto di analizzare i momenti di dejà vu, mi misi a ballare graziosamente sul prato, chiedendomi se Zac Efron o perfino Johnny Depp sarebbero apparsi e avrebbero flirtarto esageratamente con me. Ho dato un'occhiata intorno quando mi volteggiai e ondeggiai con il vento e pensai d'aver visto delle ombre traballare e muoversi stranamente tra gli enormi alberi. Mi fermai, stavo cercando di focalizzare in modo da vedere meglio quello che stava succedendo nell'oscurità. Conoscendo me e i miei sogni strani, avrò creato bottiglie di coca scendere dai rami come frutti bizzari, che aspettano solo me per essere raccolti.
In quel momento apparve.
Al margine del prato, esattamente dentro le ombre degli alberi, una forma si materializzò. Potevo vedere il suo corpo perchè il chiaro di luna illuminava le lisce, morbide linee della sua pelle nuda.
Nuda?
Mi fermai. Aveva perso la testa la mia immaginazione? Non ero realmente pronta a spassarmela in un prato con un ragazzo nudo, anche se era il fantastico e misterioso Johnny Depp.
"Esiti, mia amata?"
Al suono della sua voce un brivido attraversò il mio corpo, e una terribile risata dei raven mocker sibillò attraverso le foglie degli alberi.
"Chi sei?" ero contenta che la mia voce del sogno non mostrò la paura che stavo sentendo.
La sua risata era così bella e profonda come la sua voce, e così spaventosa. Risuonò tra i rami degli alberi spettatori fino a quando si spostò quasi visibile nell'aria attorno a me.
"Fingi di non conoscermi?"
La sua voce sfiorò il mio corpo, facendo alzare i piccoli peli nelle mie braccia.
"Si, ti conosco. Ti ho creato io. Questo è il mio sogno. Sei un misto tra Zac e Johnny." Esitai, scrutandolo. Parlai con disinvoltura anche se il mio cuore batteva all'impazzata perchè era ovvio che questo ragazzo non era un misto tra quei due attori. "beh, forse sei Superman o il Principe Azzurro." Dissi, dicendo qualsiasi cosa eccetto la verità.
" Non sono frutto della tua immaginazione. Tu mi conosci. La tua anima mi conosce."
Non mossi i miei piedi, ma il mio corpo era lentamente attratto verso di lui, come se la sua voce mi stesse tirando.
Lo raggiunsi e guardai su, e su...
Era Kalona. L'avevo riconosciuto sin dalla prima parola che aveva pronunciato. Solo che non volevo ammetterlo a me stessa. Come avevo potuto sognarlo?
Incubo - questo doveva essere un incubo, non un sogno.
Il suo corpo era nudo ma non era completamente solido. La sua forma ondeggiava e si spostava con l'accarezzare della brezza.
Dietro di lui, nelle ombre verde scuro degli alberi, potevo vedere le spettrali forme dei suoi figli, i Raven Mockers, quando si aggrapparono ai rami con le mani e i piedi da uomo e mi guardarono con occhi umani dalla mutate facce di uccelli.
"Dichiari ancora di non conoscermi?"
I suoi occhi erano scuri: un cielo senza stelle. Sembravano la cosa più solida di lui. I suoi occhi e la sua voce. Anche se questo è un sogno, è pur sempre mio. Mi posso svegliare! Mi voglio svegliare! Mi voglio svegliare!
Ma non l’ho fatto, non potevo. Non riuscivo a controllarmi, mentre Kalona si. Lui ha costruito questo sogno, quest’oscuro incubo in un prato, e in qualche modo mi ha portato qui, chiudendo le porte della realtà dietro di noi.
“Che cosa vuoi?” Ho detto le parole velocemente così non avrebbe sentito la mia voce tremolante.
“Lo sai cosa voglio, mia amata. Voglio te.”
Non sono la tua amata.”
“Certo che lo sei.” Si mosse questa volta, avvicinandosi così vicino a me che potevo sentire il freddo che proveniva dal suo corpo privo di solidità.
“La mia A-ya.”
A-ya era il nome della fanciulla che le Saggie Donne Cherokee crearono per intrappolarlo secoli fa.
Il panico s’impossesò di me. “Non sono A-ya!”
“Tu comandi gli elementi,” la sua voce era una carezza, terribile e meravigliosa, avvincente e terrificante.
“Doni dalla mia Dea,” dissi.
“Una volta comandavi gli elementi. Eri fatta di essi. Creata per amarmi.” Le sue enormi ali scure si mossero e si alzarono. Battendo dolcemente avanti, mi avvolsero in un abbraccio spettrale che era freddo come il ghiaccio.
“No! Mi avrai confuso con qualcun altro! Non sono A-ya!”
“Ti sbagli, mia amata. Sento lei in te.”
Le sue ali fecero pressione sul mio corpo, attirandomi vicino a lui. Anche se la sua forma fisica era semi-solida, potevo sentirlo. Le sue ali erano morbide. Un inverno freddo contro il calore della me stessa sognante. Il contorno del suo corpo era una fredda foschia. Bruciava la mia pelle, mandandomi scariche elettriche, scaldandomi con un desiderio che non volevo provare ma era impossibile resistere.
La sua risata era seducente, volevo annegare in essa. Mi piegai in avanti chiudendo gli occhi e ansimando ad alta voce quando il freddo del suo spirito sfiorò i miei seni, mandando sensazioni lancinanti che erano dolorose ma estremamente erotiche in posti del mio corpo che mi facevano sentire fuori controllo.
“Ti piace il dolore. Ti fa provare piacere.”
Le sue ali diventarono più insistenti, il suo corpo più duro e freddo e più doloroso in modo passionale quando mi strinse a se. “Arrenditi a me.” La sua voce , già bellissima, era inimmaginabilmente seducente quando si eccitava.
“Ho trascorso secoli tra le tue braccia. Questa volta la nostra unione sarà controllata da me e tu goderai del piacere che ti darò. Sbarazzati delle catene della tua distante dea e vieni da me. Sii la mia amata, nel corpo come nell’anima e ti darò il mondo!”
Il significato delle sue parole penetrò attraverso la foschia di dolore e piacere come la luce del sole che consuma la rugiada. Trovai nuovamente la mia volontà, e uscii dall’abbraccio delle sue ali. Viticci di freddo fumo nero serpeggiavano attorno al mio corpo, abbracciando… toccando… accarezzando…
Scossi me stessa come un gatto incavolato quando si toglie la pioggia di dosso e i fili di fumo scivolarono via dal mio corpo. “No, non sono la tua amata. Non sono A-ya. E non volterò mai le spalle a Nyx!”
Quando pronunciai il nome di Nyx l’incubo si frantumò.
Mi sedetti nel letto, tremando e ansimando. Stevie Rae stava dormendo profondamente accanto a me, ma Nala era del tutto sveglia. Stava ringhiando leggermente. La sua schiena era arcuata, il suo corpo totalmente gonfio e stava fissando con gli occhi ridotti ad una fessura all'aria sopra di me.
"Ah, diamine!" strillai e saltai giù dal letto, voltandomi e guardando in alto, aspettando di vedere Kalona librasi come un gigante pipistrello-uccello sopra di noi.
Niente. Non c'era niente qui.
Afferai Nala e mi sedetti sul letto. Con le mani tremanti la coccolai più volte. " Era solo un brutto sogno... era solo un brutto sogno... era solo un brutto sogno," le dissi, ma sapevo che era una bugia. Kalona era reale e in qualche modo era capace di raggiungermi attraverso i miei sogni.




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Edited by ‚hypnose - 9/7/2010, 16:56
view post Posted: 6/7/2010, 14:12 Libri in inglese! - La serie La casa delle Notte
penso che tra domani e giovedi finisco di tradurre il primo capitolo di hunted shishi
view post Posted: 5/7/2010, 09:21 Hello! - Benvenuti
grazie a tutti del caloroso benvenuto *commossa* :wub:
27 replies since 1/8/2008